Neuromarketing e sensory marketing, ossia come vincere la crisi del commercio

Neuromarketing e sensory marketing, ossia come vincere la crisi del commercio



La crisi del commercio offline, impone delle riflessioni e l’impiego di strategie.
Una di queste è il neuromarketing che - tra visual e sensory marketing - trova la sua declinazione ideale nei 5 sensi.

Che cos’è il Neuromarketing

Cosa è il Neuromarketing
ll neuromarketing è la scienza che spiega come emozione e percezione spingano il consumatore a determinate decisioni.
In questo contesto si può parlare di sensory marketing, ossia la connessione che esiste tra la sensorialità (impulso, emozione, etc. etc.) e il marketing. È lo strumento che influenza o stimola processi di acquisto nel pubblico - particolarmente nel settore food, moda e design - agendo in definitiva sulla percezione visiva e sulla psicologia cognitiva.
Il Neuromarketing fa leva su tutti e cinque i sensi: vista, udito, tatto, olfatto e gusto.

 

Il Marketing della vista

Visual Marketing e Neuromarketing
Il visual marketing una delle più antiche forme di marketing sensoriale. Agisce sull’utilizzo di font e colori particolari, oltre a immagini evocative e nitide che - solitamente - tendono a portare il consumatore a giudicare positivamente anche gli aspetti funzionali del prodotto o servizio (es. computer di design = computer affidabile).
Il visual merchandising ha appurato che se le linee sono pulite, gli scaffali ordinati —senza mucchi di vestiti etc— e l'ambiente non è troppo complesso, il cliente compra di più.

La maggior parte dei negozi per questo tende a proporre ambienti puliti in termini visivi, scaffali ordinati, perché il cliente è maggiormente indotto all’acquisto.

Una delle strategie più in voga in ottica visual marketing è quella di posizionare prodotti in promozione in ogni dove accostandoli alla parola “saldi”. La presenza diffusa del termine, porta il cliente a perdere l’orientamento cognitivo, spingendolo a farsi guidare dall’istinto anziché dalla ragione e acquistando così prodotti in promozione e non.

Il Marketing dell'udito

Udito Neuromarketing sensoriale
Il suono evoca ricordi immediati, è memorizzato in maniera inconsapevole e modifica il comportamento. É indubbio infatti che l’utilizzo da parte di una stessa persona di musica new age o di musica metal, la pone di volta in volta con un mood diverso verso il mondo.

Se in un negozio c'è musica, si spende maggiormente. Valori importanti di questo aspetto del sensory marketing sono dettati da volume e tipologia di musica. Un volume basso e conosciuto, induce all’acquisto e spinge il consumatore a soffermarsi per più tempo. Un volume alto e dei ritmi veloci sono particolarmente indicati per esperienze “veloci”.
Si pensi ai fast food dove i ritmi musicali proposti portano maggiore frenesia ed eccitazione nei clienti. Più veloce è la musica e più velocemente si vorrà vivere la propria esperienza. Questo si traduce in un veloce consumo che si sposa appieno con la mission di alcune realtà.

Il Marketing dell'olfatto

Olfatto Neuromarketing sensoriale
Il sensory marketing contempla anche gli odori, che hanno un impatto immediato su umore, ricordo e comportamento. Sono attrattivi e spesso utilizzati anche in modo evocativo.
Una delle tecniche più note è quella del pane. Molti supermercati, volutamente sfornano e/o riscaldano pane durante la giornata, poiché l’odore dello stesso induce chi è fuori ad entrare e chi è dentro ad acquistare di più.

Alcune realtà automobilistiche si concentrano in maniera maniacale sugli odori degli interni (si pensi alla pelle) mentre altre realtà come i bar, enfatizzano gli odori di quanto propongono (es. il caffè).
Il profumo, però, non deve mai essere invadente altrimenti comporta un effetto controproducente.

Il Marketing del tatto e del gusto

Neuro marketing tatto e gusto

Sono i più difficili da realizzare poiché devono indurre il consumatore a un’azione consapevole. È neuromarketing a 360°. Per questo è necessario che da un punto di vista visivo e/o olfattivo, il prodotto sia attraente (si pensi a originali forme di packaging o ai profumi intensi) per attirare il cliente e indurlo a lasciarsi andare all’esperienza di acquisto.

Il successo di queste tipologie di marketing è molto influenzato dalla sensibilità del consumatore ma è anche quello che rende più immediato l’acquisto laddove si sia portato il cliente verso una sensazione particolarmente evocativa o positiva.


In conclusione, alla base del sensory marketing c’è l’esperienza, ossia la possibilità di vivere in anteprima il piacere di ciò che si acquista. Sensazioni piacevoli ed evocative che dimostrano una cosa: una conoscenza vera e profonda dei propri clienti.

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