febbre podcast

La febbre del podcast

Il 2019 verrà ricordato decisamente come l’anno che ha consacrato il podcasting. A più di 10 anni dalla nascita dei primi podcast, la possibilità di trasmettere in streaming contenuti audio su richiesta su qualsiasi dispositivo collegato alla rete Internet si è finalmente imposta sul mercato guadagnando sempre più attenzione sia da parte dei colossi del web sia da parte degli utenti finali.

Ne è testimonianza la recente acquisizione da parte di Spotify di Gimlet Media, specializzata nella produzione di contenuti originali, e Anchor, app per realizzare un podcast in pochi click.

Nel prosieguo dell’articolo cercheremo di capire quali sono state le condizioni di mercato che hanno favorito la crescita di questo mezzo solo relativamente nuovo e quali trend possiamo aspettarci nei prossimi anni quando il mercato dei podcast giungerà a maturazione.

La scoperta di nuovi podcast guida il consumo degli stessi

Fino a poco tempo fa, era alquanto difficile scovare nuovi podcast da ascoltare sulla base degli interessi specifici dell’utente. Questo anche perché i budget ridotti con cui venivano realizzati i podcast non consentivano di investire anche nella loro promozione e nel marketing.

Oggi le cose sono cambiate: c’è sempre più interesse da parte dei big player del web verso i contenuti audio, tanto che Google ha aggiunto anche i podcast tra i risultati restituiti dal motore di ricerca e questi possono essere addirittura ascoltati direttamente nel browser.

 

Player nativi a bordo delle automobili creano nuove pratiche di consumo dei podcast

Nonostante tutto l'entusiasmo per il podcasting, il mezzo ha ancora molta strada da fare prima di raggiungere il pubblico di cui attualmente gode la radio.
Ma la recente crescita è promettente e con la proliferazione di dispositivi vocali e applicazioni podcast integrate in modo nativo nelle automobili, siamo sicuri di vedere crescere in modo esponenziale il numero di ascoltatori.



Podcast sempre più specialistici

La crescente verticalizzazione dei contenuti audio consentirà di creare del veri e propri “podcast di genere”, in grado di soddisfare le esigenze sempre più specifiche degli ascoltatori.

 

Non solo audio

Video, eventi, libri, programmi TV: tutto è, passateci il termine, “podcastabile”, può essere trasformato in contenuto audio. Dobbiamo dunque cambiare il nostro modo di pensare ai podcast, che non sono più solo conversazioni registrate ma esperienze di narrazione dinamica e multicanale.

 

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