Fare branding dopo il lockdown da Covid-19

Il fenomeno della "filter bubble" e la personalizzazione dei risultati dei motori di ricerca

Sono già diversi anni che si sente parlare di "filter bubble", ma in cosa consiste esattamente questo fenomeno?
Il termine compare per la prima volta nel libro “The Filter Bubble: What the Internet Is Hiding from You” di Eli Pariser e fa riferimento alla bolla informativa in cui gli utenti del web restano come intrappolati a causa della profilazione e personalizzazione estrema dei risultati delle ricerche.

Come funziona il meccanismo della bolla di filtraggio?

Quando gli utenti effettuano una ricerca sul web, gli algoritmi dei motori di ricerca si basano sulle loro ricerche precedenti per offrirgli i risultati più in linea con le preferenze espresse in passato.

Sulle piattaforme social il fenomeno della bolla di filtraggio risulta accentuato e basta prendere in considerazione il feed di ognuno di noi per accorgerci che le notizie che ci vengono proposte sono quelle relative a pagine o persone con cui abbiamo avuto più interazioni in passato.

Conseguenze delle filter bubble

Questo fenomeno fa sì che tutto ciò che non conferma la nostra visione sulle cose rimanga fuori dalla bolla impedendoci un'analisi critica ed oggettiva delle situazioni che vorremmo approfondire.

In altri termini la filter bubble crea una comfort zone fatta di conferme alle nostre convinzioni, da cui diventa impossibile uscire e trovare punti di vista differenti dai nostri.

Filter bubble e Covid-19

Se la notizia su cui cerchiamo conferme è un fake, è facile immaginare quali conseguenze negative può avere rimanere ancorati alla propria bolla informativa.
Basti pensare alle innumerevoli fake news nate in questi ultimi mesi attorno al topic "covid-19", dalle ipotesi complottiste alle notizie relative ad una fuga del virus da un laboratorio.

Come uscire dalla bolla?

Spesso quando ci capita di parlare con i nostri clienti di posizionamento del loro sito in Google ci troviamo a dover far fronte alla loro convinzione che il sito sia ben posizionato, perchè a loro appare nelle prime pagine dei risultati. Purtroppo in molti casi ciò accade perché si naviga da "loggati" a Google.

Esistono alcuni tips utili per navigare il web uscendo fuori dalla bolla ed ottenere informazioni più "neutre":
  • disconnettersi da Gmail quando si effettuano ricerche su Google;
  • eliminare la cronologia delle ricerche precedenti;
  • cancellare la cache del browser;
  • utilizzare una finestra del browser in incognito.

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